Una crisi di coppia, inizialmente banale, come sovente ne
succedono, innesca un romanzo psicologico nel quale lo
scontro avviene fra valori, e non più fra le persone: la
campagna, da una parte, con i suoi riti, con la saggezza dei
secoli sedimentatisi, con rapporti più veri perché calati
in un tempo che fluisce lento e costante; dall'altra parte
la città, con il suo ambiente ancora nuovo ed in continua
evoluzione, dove i contatti umani sono più rapidi, forse più
superficiali, ma sicuramente più proficui, dal cui
crogiuolo di idee e occasioni scaturiscono enormi possibilità
di carriera e affermazione professionale. Nel mezzo un
matrimonio, lacerato dalle repentine e potenti pulsioni che
queste due opposte realtà gravano di dubbi; ma sono poi
realtà opposte? È il quesito al quale sono chiamati a dare
risposta i due protagonisti di questo romanzo, giocato con
maestria nella ricostruzione psicologica dei personaggi come
nell'affresco dei diversi ambienti: non solo la campagna e
la città, ma anche le vacanze natalizie in montagna, il
treno dei pendolari, i ricordi studenteschi. Un romanzo
completo, che avvince e molcisce quanto una certa pianura di
nebbia.
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